a turbare la calma della superficie,
a creare cerchi piccoli e poi più grandi,
a calpestare l'immobile e l'immutabile,
quasi a volermi ricordare
coi suoi modi bruschi e necessari
che sono vivo.

"Voglio cominciare il mio racconto dal giorno che lasciai l'Istituto Pencey...." [luglio 2007 - aprile 2009]
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