domenica 25 novembre 2007

Across the Universe

Ciao a tutti!
Permettetemi di consigliarvi un film che ho visto venerdì e che probabilmente, vista la scarsa pubblicità in giro, toglieranno dalle sale di qui a poco (a favore dei soliti filmetti natalizi conditi di sbucione e scorregge): "Across the universe".
Può non piacervi il genere musical. Io stesso ero un po' perplesso quando ho sentito che sarebbero state usate le canzoni dei Beatles, uno dei miei gruppi preferiti in assoluto.
Ma ho trovato questo film bellissimo. Gli attori sono straordinari, al di là del fatto che cantano da dio. Ho amato gli arrangiamenti dei brani, il fatto che non sono mai stati usati in modo scontato o banale, e potrei andare avanti elogiando l'uso del colore, il montaggio e roba varia...
Ve lo consiglio davvero, non lasciatevelo scappare.
A meno che non odiate i Beatles, allora tutto questo discorso cade nel nulla.
Cliccate qui per il trailer.
Ciao a tutti e buona domenica!

....living is easy with eyes closed
misunderstanding all you see
it's getting hard to be somenone but it all works out
it doesn't matter much to me....
(The Beatles, Strawberry fields forever)

domenica 11 novembre 2007

Una top 5 dello strazio

Ciao a tutti!
E' domenica mattina, e come asserisce Baglioni "si è svegliato già il mercato".
Ma francamente di questo me ne infischio, anche perchè abito alquanto distante da Porta Portese e non ho soldi per far compere.
Vorrei invece salutare questo bel sole mattutino parlandovi del dolore.

Ma vi dico subito che non mi riferisco a casi particolarmente gravi, bensì alla dose di dolore che tutti nascondiamo dentro. E che ci è stato "gentilmente" regalato da esperienze passate, da abbandoni, perdite, sensi di colpa, eventi che sono sfuggiti al nostro controllo e alla nostra comprensione. Quel bagaglio di dolore che per alcuni ha le dimensioni di un portamonete, e trova un comodo alloggio in qualsiasi tasca interna, senza dare nell'occhio. Ma che diventa senz'altro più complicato nascondere quando ha la portata di un trolley o di una Roncato Sfera. Ma ci si riesce spesso anche in quel caso, con vari stratagemmi.
Questo bagaglio di dolore viaggia con noi, e se lo portiamo a mano il suo peso lo avvertiamo costantemente. Tanto che ci dobbiamo fermare quando lo sentiamo troppo pesante, cambiare mano per dare sollievo ai polpastrelli addormentati. O semplicemente dobbiamo abituarci.
Un altra alternativa è imbarcare il bagaglio. In quel caso non lo avremo con noi durante il viaggio, anche se ce lo ritroveremo inevitabilmente al nostro arrivo. (Si, perchè a differenza degli aeroporti in questo caso il bagaglio non viene MAI smarrito). Però almeno il viaggio sarà stato più leggero, senza il peso da portare, solamente col pensiero che di tanto in tanto ci torna sopra, quasi per inerzia.

Io non ho ben chiaro quale sia il mio comportamento con il mio bagaglio di dolore. (Ci tengo a dire, per tranquillizzare chi mi conosce, che il mio non arriva alle dimensioni di un trolley, ma è comunque un borsone. E in generale non dipende da questo: se non sei allenato anche uno zaino ti pesa.) Spesso cerco di esorcizzarlo, di conviverci. Spesso mi trovo ad imbarcarlo maldestramente, eludendo i controlli della dogana. Molto spesso avrei voglia di abbandonarlo e farlo esplodere, ma questa opzione non è contemplata. Forse perchè si tratta comunque di effetti personali. Dolorosi, ma sempre personali.
Credo che in questo sia molto importante scegliere di non viaggiare soli. Perchè anche confrontare il proprio dolore con quello degli altri aiuta a conviverci meglio, perfino a superarlo.
Vi lascio con una mia personale Top 5 dello strazio, cinque canzoni stracolme di tristezza tutte per voi. E poi ditemi che non vi voglio bene :)))
Alla prossima!






(Ok, quest'ultima era per sdrammatizzare :D )

lunedì 5 novembre 2007

Aforisma senza pretese

Un giorno il mio amico Spiz durante una pausa in camerino mi disse:
"E' incredibile come i beni materiali riescano a riempire i vuoti interiori...".
Sacrosanta verità.
Anche se per pochissimo tempo.
Però ci riescono, e non è poco.


sabato 3 novembre 2007

Quesiti del sabato pomeriggio

Ciao a tutti! Oggi francamente non mi sento in vena di perdermi in dedali di riflessioni acute od elucubrazioni sulla caducità umana, od ancora indugiare su aporesi esistenziali per tentare di carpirne invano la semantica. Per cui oggi vi parlerò dei miei capelli.
Anzi. Partirò proprio con un quesito che mi attanaglia da questo pomeriggio.
E cioè: "Perchè se entro in un negozio di forniture per parrucchieri NON TROVO i prodotti che usa il mio parrucchiere???". Allora non è un negozio. E' una menzogna con l'insegna al neon.
Correggetemi se sbaglio.
Se io vado ai mercati generali, al mattino presto, trovo la frutta che di lì a poco avranno tutte le frutterie, no? Perchè i mercati generali RIFORNISCONO le frutterie.
E allora perchè nessun negozio di forniture per parrucchieri (oggi pomeriggio ne ho girati tre) ha la cera per capelli OPACA che ha il mio parrucchiere?! Dove li prende i prodotti il mio parrucchiere? Su Saturno? No, perchè sembra che a Roma vendano solo cera lucidante, cera luminescente, cera sbrilluccicosa, cera shining, ma NIENTE CERA OPACA. E a me di andare in giro come in Grease sinceramente non va.
Per la Compagnia Della Rancia lo farei. Ma così a buffo no.
Oltretutto in uno di questi tre negozi mi è successa una cosa curiosa. Entro, dico buonasera, il tempo di fare cinque o sei passi e il tipo alla cassa mi fa: "Cerchi della cera per capelli?". Ora ditemi voi come ha fatto a indovinare. No perchè io le sto pensando tutte...
Ecco le ipotesi finora più plausibili:
1. Stavo pensando così intensamente alla cera per capelli che la mia testa aveva preso le sembianze di un enorme barattolone di cera, e io non me n'ero accorto;
2. La commessa del primo negozio dove sono andato a chiedere ha fatto un giro di telefonate a tutti i rivenditori di Roma per metterli al corrente che sarei passato a chiedere la cera;
3. Il tipo che ha indovinato era in realtà il mio parrucchiere, mascherato e insano di mente, che ha deciso di prendersi gioco di me per poi uccidermi a colpi di phon sul cranio, mentre dormo;
4. Io ho un sosia, che vive la mia stessa vita posticipata però di un'ora (come i canali Fox su Sky), per cui quando sono passato in quel negozio in realtà c'ero già entrato un'ora prima. Io però non me ne rendo conto;
5. I miei capelli parlano, ed esternano le loro necessità. E in quel momento necessitavano di cera.
Voi avete altre ipotesi? Fatemi sapere...
Buon fine settimana!

giovedì 1 novembre 2007

Tornando a scrivere...

Ciao a tutti! Sono reduce dalle due settimane di repliche al Teatro Duse di "La collezionista di farfalle", forse il testo più complicato che abbia affrontato finora. E posso dirmi davvero soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto :) Ringrazio il mio amico/regista Piero Di Blasio che ha creato, con l'aiuto di Alessandro Palmieri, un piccolo mondo meraviglioso che dura un'oretta, e che ha conquistato le persone che ci sono venute a vedere :)
Ringrazio anche i miei compagni sul palco, Claudia Ferri, Enrico Gimelli e Chiara Hervatin, per aver dato corpo e parola ai personaggi di questa favola.
E Claudio Insegno, per l'opportunita dataci, e per le splendide parole e gli importanti insegnamenti che giorno dopo giorno contribuiscono a renderci attori migliori.
Un'altra bella avventura teatrale è quindi terminata, almeno per il momento. Chissà che la prossima stagione le farfalle non tornino a posarsi nel giardino di Rose...
Per adesso ringrazio tutti coloro che sono venuti a vederci, e ancora una volta Alessandro e Gabriele per la disponibilità a realizzare le bellissime foto di scena!
Mentre non ringrazio (anzi, credo che li cancellerò direttamente dalla rubrica telefonica, visto che è anche stagione di potatura dei rami secchi) quelli che oltre a non essere venuti non hanno neanche risposto agli sms di invito. :)
Detto questo, si torna alla vita di tutti i giorni.
Ah, vorrei segnalarvi due blog e un altro evento teatrale di amici, molto divertente!
Il primo blog è quello di Capitan Uzzazizz, dove giorno dopo giorno potete essere aggiornati sulle principali notizie italiane e internazionali, filtrate e rielaborate dalla geniale e dissacrante ironia di cui solo Paoletto è capace: copronews.splinder.com
L'evento teatrale di cui vi parlavo è il debutto al Teatro Rossini di Roma di "Pericolo di coppia", una divertente commedia sulle gioie e i dolori della vita di coppia, per la regia di Claudio Insegno. Sul palco, lo storico protagonista (da tre stagioni!) Marco Cavallaro, con i bravissimi Andrea D'Andreagiovanni e Veronica Pinelli. Non potete ASSOLUTAMENTE perdervi questo spettacolo! Tutti i dettagli li trovate sulla pagina MySpace di "Pericolo di coppia" .
E se vi va potete seguire il diario personale (e dello spettacolo) di Marco Cavallaro sul suo blog: cavallaromarco.blogspot.com
Per oggi è tutto, amici.
A presto!!!
Carlo