martedì 30 dicembre 2008

Una parola all'anno...

Ciao a tutti!
Rimpinzato da questi giorni di pranzi, cene e colazioni, con un esubero di carboidrati localizzatosi sulla mia panza che mai conobbe la gioia dell’addominale scolpito, torno qui a scrivere. Spero che abbiate passato un bel Natale, il più indolore possibile (il Natale sa essere una spina nel fianco, ne converrete). Io diciamo di si, anche se a Santo Stefano nel pomeriggio, alla settantunesima volta che sentivo urlare “quaternaaa” l’idea del suicidio mi è balenata, non lo nascondo, ma ho resistito :)
Questi sono i giorni della decompressione, del respiro ancora non rilassato, dei pensieri e delle riflessioni. Delle rabbie da smaltire (perché sarebbe un peccato portarsele dietro nel nuovo anno), dell’archiviazione di successi e delusioni. I giorni in cui si fa pulizia, perché il Nuovo non si trovi, facendosi avanti, a inciampare nel Vecchio.


Ma sono anche giorni in cui il sole sorride, come stamattina, mentre ascolto “Round Here” dei Counting Crows, e mi fa venire voglia di pensare a quale potrà essere la parola d’ordine del 2009. Quella parola da scrivere sulla prima pagina della mia Moleskine e da tenere a mente. Una parola come un progetto, un modo di affrontare le cose, uno status quo ma anche un concetto in evoluzione, in divenire.
E così un anno fa scrissi la parola “Affermazione”. Posso dire sorridendo di averlo vissuto quest’anno che sta finendo senza deludere quella parola. Parola che non era intesa tanto nel senso (svilito) che le si da in televisione, dove diventa sinonimo di fama e popolarità. "Affermare" significava per me principalmente dire “questo sono io”. Questo posso fare, sono in grado di fare, sono pronto a fare. E a essere.
Sono in cerca della nuova parola per il 2009. Pensavo a “Costruzione” , ma sono aperto a suggerimenti. Stamattina c’è un sole che ti apre a tutti i suggerimenti del mondo. :)
Un buon 2009 a tutti!

Foto di Pierpaolo Redondo (www.archivioredondo.eu)

giovedì 25 dicembre 2008

Happy Xmas :)


A tutti i lettori :)

lunedì 15 dicembre 2008

"Permettimi di dimenticarti" - La locandina in grande :)

Ecco la locandina nel formato giusto, cliccate per ingrandire.
Vi aspettiamo!

sabato 13 dicembre 2008

"Permettimi di dimenticarti" - ..seduto su una lapide :)

Ciao a tutti!
In questi giorni sono in prova per una nuova commedia (stavolta con la Compagnia H3O), che debutta martedì al Teatro Petrolini di Roma (Sala Fabrizi), zona Testaccio.
Lo spettacolo si chiama "Permettimi di dimenticarti", è una commedia "dolceamara" scritta da Lidia Perrone e diretta da Stefano Mondini, e sarà in scena per una settimana.
Ecco i dettagli:

"Permettimi di dimenticarti" di Lidia Perrone

A volte in un gruppo di amici c’è un elemento che fa da collante, e quando questo elemento viene a mancare, tutto l’equilibrio esistente scompare. È quello che succede con l’improvvisa morte di Michele. Sua moglie e i suoi amici scoprono che, oltre al dolore per la scoparsa di Michele, devono fare i conti con tutto il “non detto” e il “non fatto”. Quello che verrà fuori riuscirà a ricompattare il gruppo o lo dividerà per sempre?

Personaggi ed interpreti:
Chicca………………….Lidia Perrone
Giovanni……………….Marco Libotte
Carola………………….Francesca Manicone
Carlo…………………...Edoardo Stoppacciaro
Barbara…………………Maria Letizia Scifoni
Michele…………………Carlo Pavan

Regia di Stefano Mondini
Aiuto Regia: Chiara Roda

Al Teatro Petrolini di Roma (via del Rubattino 5) dal 16 al 21 dicembre 2008.
Ore 21.00 (domenica: pomeridiana alle ore 18.00).

Vi aspetto, intanto deliziatevi con la locandina dello spettacolo, che mi vede allegramente seduto su una lapide. La mia.
Curiosi? Venite a teatro! :)



giovedì 13 novembre 2008

Potrei trovarci un'ottima spalla su cui piangere...

Sappiate che sto ridendo da ore. E non potevo non condividere questa cosa con voi. :D

Stamattina, aprendo il mio profilo su Facebook (ok, si, "Ma come? Hai Facebook? Che sfigato, trallallero trallallà...", me l'hanno già detto, e due giorni dopo mi hanno chiesto l'amicizia su Facebook. Tutti. Quindi silenzio.). Dicevo, ho aperto la mia pagina e sulla destra ho trovato codesto bannerino pubblicitario:

*_*
Ma come "ragazze SCAPOLE"?? Mi sono subito immaginato una specie di mostro alla Tod Browning, con una scapola gigante che fuoriesce dalla schiena, che mi dice "Vieni qui, non sono sola, ce ne sono 100mila come me.... tutte ragazze-SCAPOLE...."...
Agghiacciante.
E poi la didascalia sotto la foto? "Trova scapole della tua località... GRATIS!". *_*
Me ne ricorderò qualora mi dovesse servire un paio di scapole di ricambio.

Un saluto a tutti!
Specie alle scapole. :)

lunedì 10 novembre 2008

Forte come la verità

Succede che una signora lavori nello stesso posto per 32 anni.
E che visti i 32 anni di lavoro questa signora diventi un po' un'istituzione, un viso a cui la clientela del posto sia particolarmente affezionata.
Succede che da un giorno a un'altro questa signora venga licenziata SENZA ALCUN PREAVVISO, con la motivazione "riduzione di personale".
Succede che questa signora si trovi improvvisamente senza lavoro. E che inevitabilmente si rivolga al sindacato per sapere come comportarsi.
Succede che il sindacato, una volta fatti i vari conteggi sulla situazione lavorativa della signora, scopra che il datore di lavoro le deve una somma consistente, perchè nei 32 anni di lavoro ha sempre trattenuto un po' troppo sulla busta paga.
Succede che la signora, dopo la enorme mancanza di rispetto ricevuta col licenziamento in tronco, voglia perlomeno quello che le spetta, ma che il datore di lavoro si rifiuti.
Succede che la signora, che è una donna estremamente corretta, non voglia arrivare a fare una vertenza, memore degli anni di lavoro e di rispetto trascorsi nel luogo. Ma succede che il datore le dica FACCIA LA VERTENZA, rifiutandosi ancora di dare alla signora quello che le spetta.
Succede che la signora è triste. Perchè ha una famiglia di cinque persone e lei non lavora più.
Succede che la signora debba cercare in giro, come una Erin Brockovich romana, i testimoni disposti a giurare che lei avesse lavorato lì per 32 anni, e che fosse stata cacciata via su due piedi AD APPENA QUATTRO ANNI DALLA PENSIONE, senza il benchè minimo rispetto, da gente che fa sì che questa Italia sia sempre più quell'Italietta del cazzo dalla quale è meglio scappare.




Succede che 32 anni di lavoro ligio nello stesso posto, con un atteggiamento sempre corretto e cordiale verso il cliente significhino qualcosa.


E che un giorno un dottore che conosce la signora e sa che persona straordinaria sia, la prenda a lavorare nel suo studio, e che la signora sia emozionata come fosse il primo giorno di lavoro della sua vita.


In bocca al lupo, mamma, per il nuovo lavoro :)

mercoledì 8 ottobre 2008

Perchè le arti contano

Perchè le arti contano (why the arts matter)

Le arti contano, non certo per ragioni strumentali,ma perché sono universali;
perché sono non materiali;
perché si misurano con l’esperienza quotidiana in un altro modo;
perché trasformano il nostro sguardo sul mondo, proponendone interpretazioni differenti;
perché serbano il legame col nostro passato e ci schiudono le porte del futuro;
perché agiscono al di fuori delle categorie ordinarie;
perché ci proiettano oltre noi stessi;
perché creano ordine nel disordine e smuovono ciò che stagna;
perché offrono una esperienza condivisa invece di una solitaria;
perché invitano l’immaginazione e sfidano il vuoto di senso;
perché regalano bellezza e costringono a confrontarsi con lo squallore;
perché prospettano spiegazioni, non soluzioni;
perché annunciano visioni di integrazione piuttosto che di disintegrazione;
perché ci impongono di riflettere sulle differenze tra il bene e il male, il vero e il falso.
Le arti contano perché racchiudono,esprimono e definiscono l’anima di una civiltà.
Un Paese senza arte smetterebbe di interrogarsi e di sognare;
non avrebbe né interesse nel passato né curiosità sul futuro.

John Tusa - 1996

domenica 21 settembre 2008

"Pazzi in partenza" - Ah, ecco perchè...

Ciao a tutti!!
In questa domenica mattina finalmente libera mi fiondo sul pc come un ghepardo sulla gazzella cucciola per spiegare i motivi della mia recente (ennesima, e ormai consueta) latitanza dal blog :)
L'ultimo post in ordine di tempo era una riflessione neanche tanto acuta sul fatto che gli anni stiano passando piuttosto velocemente su questa mia faccia un po' così, quest'espressione un po' così... e che vuoi o non vuoi il colpo un po' si accusa, inutile nasconderlo.


E dopo un'estate fitta di spettacoli in giro e di impegni lavorativi, che mi hanno costretto ahimè a fare il gesto dell'ombrello al caldo sole d'agosto (e pure a quello di luglio...), mi sono trovato improvvisamente in quella piazzola di sosta che è il mese di settembre. Col mio borsone di roba da lavare e risistemare negli armadi, e senza programmi davanti a me per i mesi successivi. E cominciavo a vedere già la macchina da presa che zoomava dall'alto su di me, che mi chiedo nella notte, e con la voce fuori campo, "che ne sarà di noi" (con la esse)... Quando tra capo e collo mi viene proposto un ruolo in una commedia che debutta il 30 settembre al Teatro Agorà di Roma, e io accetto :)


Lo spettacolo in questione è "Pazzi in partenza", una commedia brillante scritta da Luca Giacomozzi, in cui due coppie in procinto di partire per un viaggio alle Maldive dovranno fare i conti con (attenti che arriva la parola retorica ma che a me fa sempre ridere........) una SARABANDA di situazioni, imprevisti ed equivoci.
"Pazzi in partenza" sarà in scena dal 30 settembre al 19 ottobre, e nel frattempo lo stiamo provando... :)
Vi tengo aggiornati, un abbraccio!

mercoledì 27 agosto 2008

Relatività

Avere un anno di più dopotutto non pesa.
O almeno pesa meno di quanto pesano sul mio stomaco due cene al giapponese due sere di fila.
Ho un anno di più. E qualcosa in meno tuuu, dicevano Mogol e Battisti.
E vabbè. Cantiamo.

martedì 5 agosto 2008

Diario di un'estate - Un giardino di rose (concettuale) a Montalto

All'insegna della concettualità , sabato scorso il palco di Montalto Di Castro si è trasformato nel giardino di rose che accoglie la vicenda dello spettacolo "La collezionista di farfalle", per la regia di Piero Di Blasio. Consueto allestimento della scenografia sotto un sole equatoriale (come mostrano le immagini), rapido soundcheck e bagno in piscina prima della serata. Lo spettacolo, che ha visto l'ottimo debutto di Mauro nel ruolo che al Duse fu di Jimmy, sembra essere piaciuto e stavolta siamo riusciti anche a fare qualche gioco di luce anzichè smarmellare il piazzato fino alla fine.

Oddio, "siamo riusciti"..... A dire il vero io non ho mosso un dito. Anche perchè questo spettacolo mi trasforma automaticamente in Carlon Brando, per cui non potrei fare nulla che esuli dalle mie competenze attoriali :D Scherzo ovviamente.

Ecco qualche foto dell'allestimento (vi pregherei di notare la panca con le rose. Roba che Cicciolina sta ancora a piagne):


L'eroe del giorno: Stefano Disegni

Per chi non lo conoscesse, Stefano Disegni è un disegnatore e fumettista satirico italiano, che tra le altre cose cura da tempo una rubrica fissa sulle pagine di Ciak, in cui "recensisce" un film al mese raccontandolo sottoforma di fumetto, in modo dissacrante e umoristico ma incredibilmente attendibile.
Ho sempre pensato che fosse un genio.
Con il fumetto di questo mese è diventato ufficialmente un eroe.
Non potevo non condividerlo con voi (cliccate per ingrandire):

domenica 3 agosto 2008

525600 minuti....

Il 31 luglio scorso di un anno esatto fa ho aperto questo blog.
Uhm, però. Un anno.
Sono soddisfatto. Di quest'anno e del blog.
E Holden Caulfield? Continua il viaggio, sempre.


Grazie a chi legge, guarda, ascolta, e commenta questo viaggio.

:)

domenica 27 luglio 2008

Meteoropatia inversa [intermezzo per archi]

Non sempre è l'umore a farsi condizionare dal tempo atmosferico.

A volte è il tempo atmosferico che sembra scegliere di cambiare apposta per peggiorare il nostro umore già a terra. E lo fa così, cinicamente e inequivocabilmente a buffo.

Ma ad ogni modo, era ieri.
Oggi per fortuna è tornato il sole. :)

martedì 22 luglio 2008

Diario di un'estate - Castelli e navi da crociera

Ciao a tutti!!
Fare un resoconto dettagliato delle prime due serate di “Risate in corso” è quasi impossibile, perché è davvero successo di tutto, ma ci proverò perché sarebbe un peccato non farlo. :)
Dunque…

Bracciano, 16 luglio.

Una splendida location, nella piazza antistante il castello Odescalchi, accoglie il nostro arrivo. E’ pomeriggio, e il palco è ancora in fase di allestimento, per cui prima di fare le prove (e in attesa che arrivi il regista) c’è tempo per un gelato. Ma ecco sopraggiungere Piero con la faccia di chi ha appena appreso del crollo di tutte le proprie azioni quotate in borsa, con una notizia pressoché ferale: il suo computer Mac (poi non me venite a dì che il Mac è perfetto…), avendo esaurito la memoria, ha deciso di sua spontanea volontà di cancellare buona parte dei cori di rinforzo sulla base della canzone finale, che avevamo inciso con impegno e dedizione la sera prima. Praticamente al posto del mega corone gospel inciso da noi era rimasto un debole controcantino alla Romina Power. E lì le madonne.
Il superattrezzato Piero aveva comunque portato a Bracciano tutto l’ambaradan per incidere, ma la domanda era: dove se mettèmo? Pè strada? Al bar? A casa de ‘na signora?
La soluzione: in quattro e quattr’otto abbiamo allestito uno studio di registrazione NEL CAMION del SERVICE AUDIO….


All’arrivo di Claudio abbiamo riprovato a grandi linee (molto grandi…) lo spettacolo direttamente in piazza, mentre sul palco venivano alzate le quinte. Intanto qualche abitante del luogo cercava di assicurarsi un posto in prima fila sistemandosi qualche ora in anticipo e munendosi della cena al sacco.

La serata è stata un vero delirio… Dietro le quinte si sono consumate risate a crepapelle. Solitamente il debutto di un nuovo spettacolo, specie se preparato in tempi molto stretti, può presentare qualche inconveniente divertente, e così è stato. Ad esempio i testi delle canzoni che non si sanno ancora alla perfezione… E questo lo devo raccontare. Nel medley che facciamo in omaggio ai film Disney, Lorenzo canta “In fondo al mar” tratto da “La Sirenetta”. Non avendo avuto la possibilità di impararne il testo per motivi di lavoro, aveva preparato un apposito ammennicolo: sarebbe entrato in scena bevendo da un bicchiere sul quale erano scritte tutte le parole, e su cui avrebbe gettato lo sguardo all’occorrenza. Ma il trucco è naufragato in un nanosecondo, perché avendo indosso gli occhiali da sole non ci vedeva una ceppa. Da qui la totale invenzione di parole astruse al posto del testo di “In fondo al mar”, parole che neanche Manlio Sgalambro avrebbe saputo assemblare. Del tipo: “…c’è la bambina…la bottiglina…mi fa impazzir…”. Memorabile.
La gente ha risposto bene al debutto, e a fine serata eravamo tutti contenti. :)


Civitavecchia, 20 luglio.

La nostra prima serata su una nave da crociera!!! La situazione è stata pressoché kafkiana, perché sapevamo che prima di noi ci sarebbe stata una sfilata di moda. Arrivati lì, mentre provavamo i microfoni ci è stato detto che la sfilata sarebbe durata due ore, con inizio alle 21, e che quindi noi ci saremmo esibiti alle 23 (orario che coincideva con l’inizio del DJ set al piano superiore, e quindi come dire “goodbye pubblico giovane”, ma vabbè.
Quindi andiamo a mangiare al buffet (il solito arrivo dei lanzichenecchi, come può bene immaginare chi ci conosce) e ci rilassiamo un po’ sulla terrazza in attesa.
In attesa di cosa non si sapeva bene, ma comunque in attesa.

Cronologia dell’attesa:
ore 21.00 – Pensiamo: “Adesso comincerà la sfilata…”
ore 21.15 - Pensiamo: “…vabbè, ora comincerà…”
ore 21.30 - Pensiamo: “…ma non comincia?…”
ore 21.45 - Pensiamo: “…ègo…”
ore 22.00 - Pensiamo: “……….”
ore 22.15 - [sono andato al bagno, ma credo che il pensiero fosse ancora quello precedente…]
ore 22.30 - La Rettondini comincia finalmente a presentare ‘sta benedetta sfilata.
ore 22.45 - Pensiamo: “forse non ce la faremo MAI a cominciare per le 23…”
ore 23.00 - Primi tafferugli con l’organizzazione…
ore 23.15 - Messaggio a reti unificate in cui dico che mi sto rompendo i coglioni.
ore 23.30 – Repentino dimezzamento della scaletta dello spettacolo per evitare che si vada a finire a notte inoltrata in concomitanza coi programmi di Gabriele La Porta su Raidue…
ore 23.45 – …abbiamo comunque il sentore che visto l'orario a presentarci sarà Enrico Ghezzi fuori sincrono…
ore 00.00 – La sfilata sta diventando il Decalogo di Kieslovskij, stessa durata.
ore 00.15 – Finalmente sta per iniziare il nostro spettacolo!!!!!
Il prolungarsi della sfilata e il sopraggiungere del DJ set hanno comportato lo svuotamento della platea, e il nostro spettacolo tagliuzzato a 50 minuti di durata è andato in scena per quella trentina di aficionados che sono rimasti e che si sono comunque divertiti. Non quanto noi, ma si sono divertiti :)

Vi lascio ancora qualche foto e vi do appuntamento come sempre alla prossima!


martedì 15 luglio 2008

Diario di un'estate - Cartoline da Montalto...

Ciao a tutti!
Torno adesso da un altro lungo pomeriggio di prove per l'allestimento del nuovo Attori Animati Show, dal titolo "Risate in corso". Domani sera si debutta a Bracciano, e che Dio o chi per lui ce la mandi buona.
Intanto proseguono gli spettacoli del sabato sera a Montalto di Castro: sabato scorso è stata la volta di "Cascasse il mondo...". Memore della volta precedente ho cercato di scongiurare la tintarella con le maniche, ma credo che ormai uniformare il colorito sarà un'impresa ardua.
Lo spettacolo è andato bene (a parte un buio fuori programma dovuto a una Ceres di troppo dell'addetto alla luce), e nel pomeriggio, dopo una prova sotto il consueto sole equatoriale, abbiamo trovato un po' di tempo per provare la piscina del residence... Ovviamente come dei veri pensionati prossimi al pannolone abbiamo scelto quella con l'acqua bassa e l'idromassaggio alla cervicale. Noi siamo i gioovaniii, l'esercitooo del suurf insomma.
Ma un po' di relax prima dello spettacolo ci voleva, speriamo di averne l'occasione anche nelle prossime date.
Ecco alcuni scatti di sabato scorso, come cartoline da conservare azzeccate nelle cornici dei quadri sul muro, o da usare come segnalibro smozzicandone i bordi durante la lettura. :)
Cominciamo con questo, in cui Fabio (attore, autore, regista, e factotum della cittàà) è intento a fare qualche sgarro non ad un'industria di caffè bensì a un telo nero usato per la scenografia. In questa foto è ignaro del fatto che il braccio destro (sul quale aveva pure applicato una crema protettiva) sta per ustionarsi irreparabilmente:

Nella successiva, Paolo e Vito si prendono gioco del treno che passa, con un gesto molto liberatorio:

Poi nell'ordine:
- Claudia in piscina nel duemila e Vito in piscina nel 1915;
- Claudia fa il soundcheck visibilmente preoccupata perchè il suo microfono (e stranamente non il mio) non funziona bene;
- Paoletto posa per la RayBan;
- la luna si affaccia timidamente sulle rotaie.


E infine Vito, "il pensatore" nel tramonto di Montalto.


E aggiungerei che Leopardi me ne fa una bella grossa in più punti di questo post.
Quando c'è la poesia... :)

lunedì 7 luglio 2008

Diario di un'estate - Un treno per Montalto

Ciao a tutti!
Torno a scrivere dopo una delle mie consuete latitanze (a cui i miei fedeli lettori sono ormai abituati, e che solitamente coincidono con periodi di due tipi: 1) periodi in cui sono oberato di lavoro, e 2) periodi in cui conduco una vita talmente apatica da non trovare di cosa scrivere).
L’estate 2008 è ormai cominciata, e ridendo e scherzando si avvicina lento lento e svelto svelto il primo compleanno di questo blog…

Comunque per il momento guardiamo al presente: l’estate degli Attori Animati sarà piena di piacevoli iniziative teatrali (:D), e proprio sabato scorso è cominciata la nostra stagione estiva a Montalto di Castro, presso il complesso residenziale Torre Di Maremma, dove saremo presenti con 6 spettacoli del nostro repertorio.
Ad aprire la kermesse (quanto me fa ride sta parola…. mi porta subito alla mente Daniele Piombi) lo spettacolo “Una moglie in prestito” (vedi post relativo).

Ora vi racconto la situazione: la struttura residenziale che ci ospita è molto bella, formata da un complesso di villette a schiera in una distesa di prato all’inglese, con piscina e spazi attrezzati per attività sportive e ricreative varie.
Lo spazio teatrale è grande, e visivamente regala un bel colpo d’occhio quando ci si arriva di giorno, per le quinte del palcoscenico completamente bianche che si stagliano contro il cielo, e per il verde che lo circonda (in basso potete vederne qualche immagine).

Noi siamo arrivati all’ora di pranzo, e dopo un panino abbiamo cominciato ad allestire…
Un pomeriggio intero sotto un sole cocente, di cui inizialmente non si sentivano gli effetti (complice il fortissimo vento che ci preoccupava anche un po’, visti i microfoni che avremmo usato la sera), ma che presto ci ha letteralmente cotti *_*
Inoltre, sebbene io mi sia tolto la maglietta l’abbronzatura che ne è risultata è stata inesorabilmente e crudelmente “da muratore”, col segno della t-shirt… e chi ha visto lo spettacolo sa bene che io a un certo punto entro in scena a torso nudo con un asciugamano ai fianchi, quindi potete facilmente immaginare il pubblico ludibrio al quale sono stato esposto con tale tintarella scomposta. A nulla è valso il fard della Ferri che prima di entrare ho cosparso in ogniddove per cercare di smussare il distacco tra le zone ustionate e quelle anemiche. Niente da fare.
Comunque lo spettacolo è andato bene. :)
Ah, c’è da dire una cosa: tra una battuta e l’altra passavano i treni.
No, non voglio dire che non avevamo ritmo nella recitazione: passavano PROPRIO I TRENI, visto che il palcoscenico confinava con le rotaie del regionale. E quindi un paio di ciuf ciuf in punti topici dello spettacolo non si sono potuti evitare…
Lo spettacolo di sabato prossimo sarà “Cascasse il mondo…”, io vi saluto affettuosamente e vi lascio qualche fotografia.
Alla prossima! :)



P.S.: Una chicca per cinefili: al bar di Montalto c'è Frau Blucher.