Le arti contano, non certo per ragioni strumentali,ma perché sono universali;
perché sono non materiali;
perché si misurano con l’esperienza quotidiana in un altro modo;
perché trasformano il nostro sguardo sul mondo, proponendone interpretazioni differenti;
perché serbano il legame col nostro passato e ci schiudono le porte del futuro;
perché agiscono al di fuori delle categorie ordinarie;
perché ci proiettano oltre noi stessi;
perché creano ordine nel disordine e smuovono ciò che stagna;
perché offrono una esperienza condivisa invece di una solitaria;
perché invitano l’immaginazione e sfidano il vuoto di senso;
perché regalano bellezza e costringono a confrontarsi con lo squallore;
perché prospettano spiegazioni, non soluzioni;
perché annunciano visioni di integrazione piuttosto che di disintegrazione;
perché ci impongono di riflettere sulle differenze tra il bene e il male, il vero e il falso.
Le arti contano perché racchiudono,esprimono e definiscono l’anima di una civiltà.
Un Paese senza arte smetterebbe di interrogarsi e di sognare;
non avrebbe né interesse nel passato né curiosità sul futuro.
John Tusa - 1996
(fonte: www.officinedicotone.it)
6 commenti:
Beh, sì... Ma secondo me anche GLI arti sono importanti. :-D
E pure gli ARTRI sò importanti, se sei de Roma e non voi passà pe' egoista. :D
Ma gli ARTRI nun semo noi, come cantaveno Tozzo e Raffo?
Veramente la cantava solo Tozzo.
E però core voce che si.
Che poi aò.
*BURP!*
(mi sembrava la miglior conclusione)
La è.
:D
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