giovedì 16 agosto 2007

Metafore a colazione

La mia macchinetta del caffè ha la guarnizione rotta. E credo che anche il filtro di per sé non funzioni alla grandissima...
Stamattina, una volta che l’acqua ha raggiunto il grado di ebollizione, il caffè ha cominciato ad uscire. Però ne è uscito metà. O meglio, fino a metà è uscito velocemente, poi il flusso si è arrestato di colpo, e da lì in poi sono cominciati solo sporadici zampilli di modesta portata, a intervalli di tempo sempre più lunghi. A quel punto le scelte possibili erano due.
Uno. Spegnere la macchinetta a metà, e accontentarmi del caffè uscito, senza poterne mettere dell’altro da parte per berlo successivamente. E senza sapere mai quanto ancora ne sarebbe uscito e che gusto e aroma avrebbe avuto.
Due. Non accontentarmi, e aspettare pazientemente finchè non fosse uscito tutto, con speranza e un certo spirito di avventura. Con il rischio di bere, dopo tanta attesa, un caffè che sa di bruciato, perché ha bollito troppo.

Ora, lungi da me voler trovare in questo episodio una metafora esistenziale.
Però.... fate un po’ voi.
Ah, per la cronaca ho scelto di non aspettare: ho spento, ho bevuto e ‘fanculo alla guarnizione.
Che qualcosa stia cambiando sul serio? :)
A presto!

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